Sabato 19 maggio prosegue Inext.12 rassegna che si svolge al Teatro Valle di Chiaravalle su iniziativa del Comune di Chiaravalle Assessorato alla Cultura-Politiche Giovanili-Politiche Sociali in collaborazione con l’AMAT nell’ambito del progetto “Matilde. Piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana” voluto e finanziato dalla Regione Marche.
Inext.12 è un nuovo progetto a cura di Teatro Sovversivo che, con i suoi appuntamenti, si propone di restituire al pubblico frammenti di visioni sul teatro contemporaneo. E proprio Teatro Sovversivo con Tabularasa studio#1 è il protagonista dell’appuntamento di sabato.
Tabularasa studio#1 è un esperimento di ricerca all’interno dell’animo che parte da due corpi svuotati, rinchiusi tra follia e superficialità che cercheranno in tutti i modi una strada da percorrere insieme, una strada fatta di egoismi, paure e tragedie.
“Un teatro di parola – si legge nelle note della compagnia - parola che fa la sua generosa comparsa in questa produzione. Una produzione studiata per mettere in risalto un rapporto di fiducia tra attori, regista, scenografa e tutti i “Sovversivi” nascosti dietro ogni movimentazione di questo spettacolo. Una fiducia che va al di là dello spettacolo.
Un lavoro che riparte da Chiaravalle per cercare un senso nuovo.” “Il purgatorio, il nostro purgatorio – scrive Lorenzo Bastianelli nelle note di regia - è un passaggio obbligatorio tra rinascita e fine/nulla; è una sfera necessaria alla beatitudine delle anime peccatrici; un non luogo dove una donna e un uomo devono confrontarsi con le conseguenze della loro vita e tentare di redimersi da un tragico ed osceno destino. Osceno è tutto ciò che non è messo in scena, falsificato e che rimane invece rinchiuso in un insieme di cuore-ragione-pancia in grado di far scomparire la realtà, inglobandola in una visione statica e generatrice solo di se stessa, delle sue crudeltà e dei suoi valori.
Un giro infinito di scuse, atrocità, parole, azioni, sudore e sangue. Abbiamo analizzato caratteristiche, movimenti, presenza scenica dei personaggi e degli attori per creare una storia che vivesse negli occhi degli spettatori e nel cuore di tutte le persone coinvolte in questa tragedia. La tragedia di Medea e del suo Giasone non finirà mai, coinvolge due anime innocenti, due piccole anime consapevoli fin dalla nascita di andare incontro ad un destino terribile, le stravolge, le annienta.
Ogni sequenza di questo spettacolo entra in scena, trasportata da carri, su due binari che rappresentano due linee parallele che non s’incontreranno mai, che non si perdoneranno mai, che non si redimeranno mai. La nostra Medea non può chiedere perdono, purificarsi, trasformarsi senza rinunciare a quell’anima selvaggia, spietata. Lei è Medea. Lei è una donna. Il nostro Giasone è confuso, costantemente celato dietro delle maschere egli si nasconde per poi attaccare, scappa per ritornare, cerca, nell’intento di redimersi, ogni strada fino al presunto desiderio di fare del bene, di aiutare Medea a riscattarsi.
Ogni frammento ci racconta del complicato rapporto con la colpa e con la speranza di poter un giorno evadere da questo non luogo; vittima o carnefice, burattino o burattinaio, verità o menzogna? Un osceno vortice di parole che seppellirà le vere vittime di questa tragedia. Chi si redime è salvo davvero?”
Adattamento e regia dello spettacolo – che vede in scena Novella Palandrani e Rama Pollini - sono di Lorenzo Bastianelli, scene e luci di Giulia Maria Marini. Le movimentazioni sono curate da Elisa Pettinari, Martina Sulpizi e Carla Giacchella
Info e biglietti: AMAT 071 2072439, Teatro Valle 071 7451020 un’ora prima dell’inizio dello spettacolo (21.15).